Current Call for Papers

Thaumàzein, Vol. 13, Issue 2, 2025

Filosofia e letteratura. Un colloquio pensante
Philosophy and Literature
edited by / a cura di
Isabella Adinolfi & Roberto Celada Ballanti
scadenza/deadline: April 30, 2025 (title & abstract: October 1, 2024)

Thaumàzein, Vol. 13, Issue 1, 2025

Pensare la crisi ecologica
Thinking the Ecological Crisis
edited by / a cura di
Luca Valera & Fiorenza Toccafondi
deadline: September 20, 2024 (abstract: February 20, 2024)

Thaumàzein, Vol. 12, Issue 2, 2024

Le scritture della Filosofia
The Writings in Philosophy
edited by / a cura di
Giacomo Scarpelli & Adil Bellafqih, Alessandro Mecarocci
scadenza/deadline: April 30, 2024 (title & abstract: October 1, 2023)

Thaumàzein, Vol. 12, Issue 1, 2024

Henri Bergson. Creative Evolution and Philosophy of Life /
Henri Bergson. L’evoluzione creatrice e la filosofia della vita
edited by / a cura di Guido Cusinato, Enrica Lisciani Petrini & Donatella Pagliacci
scadenza/deadline: October 1, 2023 (title & abstract: May 31, 2023)

Thaumàzein, Vol. 11, Issue 2, 2023

Il kairos e le arti / Kairos in ancient arts and techniques
edited by / a cura di Giada Capasso & Alessandro Stavru
scadenza/deadline: April 30, 2023 (title & abstract: October 1, 2022)

Filosofia e letteratura. Un colloquio pensante

Scadenze:

1 ottobre 2024 (abstract)
30 aprile 2025 (testo)

Vol. 13, Issue 2, 2025 [https://www.thaumazein.it/]

a cura di
Isabella Adinolfi
&
Roberto Celada Ballanti

Tradizionalmente la verità è l’oggetto della filosofia, come la stessa parola “sophia” lascia intendere. È infatti “filosofo” chi, amando la sapienza, sporge verso di essa, in quanto conoscenza stessa della verità. Ma la verità è anche ciò da cui prende le mosse la letteratura, in una ricerca che è da subito inesauribile. Il breve dialogo che Frank Alpine, protagonista del capolavoro di B. Malamud, “Il commesso”, intrattiene con la figlia del proprietario della drogheria in cui lavora, Helen Bober, di cui è innamorato, enuclea in poche incisive righe il legame che la verità e la grande letteratura di finzione intrattengono.

Frank, che ha con sé una biografia di Napoleone, chiede a Helen che cosa stia leggendo: “L’idiota. Lo conosci?”. Segue un veloce scambio di battute tra i due: “‘No, che roba è?’ ‘È un romanzo.’ ‘Preferisco leggere la verità.’ ‘È la verità’ disse Helen’”.

La conclusione secca e tagliente del dialogo rinvia all’orizzonte che accomuna filosofia e letteratura, a un pensiero originario che precede le distinzioni e i modi specifici in cui la parola, il linguaggio, può articolarsi e riconoscersi, o non riconoscersi, come filosofico o come letterario. Filosofia e letteratura, suggerisce ancora Martin Heidegger, sono due fusti vicini, che crescono da una stessa radice e si slanciano entrambi verso la medesima verità, per cui non possono restare indifferenti l’una all’altra.

È dunque in quest’ottica che il presente fascicolo di “Thaumàzein” intende ripercorrere la trama di alcune figure di questa lunga storia, chiedendo agli autori di soffermarsi criticamente su scelti momenti esemplari di interferenza e di attraversamento dei confini tra le due discipline, per meglio lumeggiare quella soglia, quel margine, nel quale la filosofia si fa letteratura, e la letteratura filosofia, rimuovendo così quella “antica ruggine” che per Platone sempre opporrebbe l’una all’altra, e che egli stesso finisce per estenuare affidando al racconto e al mitologema le verità incircoscrivibili dalla sola oggettivazione filosofica.

Presentazione del titolo e di un breve abstract (massimo 1.500 caratteri, in inglese o in italiano): 1 ottobre 2024 ai curatori:

        Isabella Adinolfi (sisa@unive.it)
        Roberto Celada Ballanti (roberto.celadaballanti@unige.it)           

Presentazione del testo completo (45.000 caratteri max. spazi inclusi, in inglese o italiano): 30 aprile 2025 tramite piattaforma OJS: https://rivista.thaumazein.it/index.php/thaum/about/submissions.

Le norme editoriali per gli autori si trovano qui:
https://www.thaumazein.it/la-rivista/about-the-journal/formatting-guidelines/

La pubblicazione del volume è prevista per dicembre 2025.


Philosophy and Literature

Submission deadlines:

October 1, 2024 (Title & Abstract)
April 30, 2025 (Text)

Vol. 13, Issue 2, 2025 [https://www.thaumazein.it/]

Edited by Isabella Adinolfi
&
Roberto Celada Ballanti

Traditionally, truth is the object of philosophy, as the word “sophia” itself suggests. He is indeed a “philosopher” who, loving wisdom, leans towards it as knowledge of truth. But truth is also what literature takes its cue from in a quest that is immediately inexhaustible. The brief dialogue that Frank Alpine, the protagonist of B. Malamud’s masterpiece “The Assistant”, has with the daughter of the owner of the grocery where he works, Helen Bober, with whom he is in love, enucleates in just a few incisive lines the bond that truth and great fictional literature entertain.

Frank, who is holding a biography of Napoleon, asks Helen what she is reading: “The Idiot. Do you know him?” A quick exchange of banter between the two follows: “‘No, what is it?’ ‘It’s a novel.’ ‘I’d rather read the truth.’ ‘It’s the truth,’ said Helen.”

The dialogue’s cutting conclusion refers to the horizon that unites philosophy and literature, to an original thought that precedes the distinctions and specific ways in which the word, i.e.: language, can articulate itself and recognize itself, or not recognize itself, as philosophical or as literary. Philosophy and literature, M. Heidegger also suggests are two neighboring stems, growing from the same root and hurtling towards the same truth, so they cannot remain indifferent to each other.

It is with this in mind, then, that the present issue of “Thaumàzein” aims to retrace the plot of certain figures in this long history, asking the authors to dwell critically on selected exemplary moments of crossing boundaries between the two disciplines. And its to better illuminate that margin in which philosophy becomes literature, and literature philosophy, to dismiss that “ancient enmity” that according to Plato would always oppose one to the other, and which he ends up exhausting by entrusting to narrative and mythology the truths that cannot be described by philosophical objectification alone.

Submission of title and short abstract (1.500 characters max., in English or Italian): October 1, 2024 to the editors:

        Isabella Adinolfi (sisa@unive.it)
        Roberto Celada Ballanti (roberto.celadaballanti@unige.it)   

Submission of full text (45.000 characters max. spaces included, in English or Italian): April 30, 2025 through OJS platform: https://rivista.thaumazein.it/index.php/thaum/about/submissions.

Please follow the formatting guidelines for authors:
https://www.thaumazein.it/la-rivista/about-the-journal/formatting-guidelines/

Scheduled publication of the volume: December 2025.


Pensare la crisi ecologica

Scadenze:

20 febbraio 2024 (abstract)
20 settembre 2024 (testo)

Vol. 13, Issue 1, 2025 [https://www.thaumazein.it/]

a cura di
Luca Valera
(Universidad de Valladolid/ Pontificia Universidad Católica de Chile)
&
Fiorenza Toccafondi
(Università degli Studi di Firenze)

Call for Abstracts

Pensare che una crisi ecologica di proporzioni inedite e globali sia un evento solamente probabile o lontano da noi è divenuto quasi impossibile. Tanto i cambiamenti climatici in atto come i numerosi dati scientifici a disposizione e la quantità di ricerche tematiche pubblicate confermano il fatto che stiamo vivendo tale crisi. È dunque quantomai necessario affrontare la presente crisi a partire da differenti punti di vista e approcci, in modo da offrire una visione complessa della problematica, evitando possibili riduzionismi scientisti o semplificazioni.

In questo senso, la filosofia può ancora giocare un ruolo chiave per aiutarci a ripensare la crisi ecologica attuale, chiarificando concetti e paradigmi e offrendo chiavi ermeneutiche dell’attualità. D’altra parte, la stessa filosofia potrebbe offrire percorsi ed alternative per affrontare in una forma efficace e pragmatica la crisi ecologica, indirizzando la discussione politica ed illuminando le possibili decisioni in questo ambito, tanto a livello particolare quanto nazionale (o internazionale). Per quanto detto sin ora, il presente numero monografico non intende offrire semplicemente una prospettiva storica (o storiografica) in merito alla questione della crisi ecologica, quanto un approccio tematico a problematiche concrete vincolate all’ecologia. Tali problematiche potranno essere affrontate a partire da diversi approcci, evidenziando le principali questioni metafisiche/cosmologiche, epistemologiche, etiche e politiche. In particolare, nel presente numero monografico potranno essere accolti in particolare i saggi che affronteranno i seguenti temi:

  • questioni etiche che hanno a che fare con l’impatto tecnologico sull’ambiente (come la geoengineering, la modificazione genetica delle specie animali e vegetali, l’identificazione delle cause dirette ed indirette del cambiamento climatico, etc.) o con i criteri per discernere le azioni volte a mitigare il cambiamento climatico (l’utilità della distinzione tra valore intrinseco e strumentale, la necessità di ripensare i principi del Millenium Ecosystem Assessment o di rivalorizzare le leggi dell’ecologia di Commoner, l’attualità di approcci propri dell’ecologia profonda o dell’ecofemminismo, etc.).
  • questioni politiche concernenti la convivenza con le altre specie (per esempio, l’idea di proporre nuove forme di “cittadinanza ecologica”); la necessità di ripensare forme istituzionali di affrontare l’emergenza climatica (come la proposta di elaborare una costituzione ecologica planetaria o di modificare le costituzioni vigenti per adattarle alle nuove esigenze climatiche).
  • questioni cosmologiche, teologiche e metafisiche concernenti il “nuovo paradigma ecologico”, come la relazione tra l’ecologia profonda e l’immanentismo monista; l’influenza di Spinoza nella riflessione ecologica attuale; le mutue relazioni tra panteismo (o panenteismo) ed il pensiero ecologico di eminenti autori contemporanei (Naess, Panikkar, Thoreau, Muir, etc.); le forme religiose (o teologiche) di pensare l’ecologia (ad esempio: la relazione tra buddismo ed ecologia).  
  • questioni epistemologiche in merito all’interpretazione dei dati e delle previsioni concernenti il cambiamento climatico o all’affidabilità degli strumenti attuali.

Tutti coloro che fossero interessati a questi temi –o ad altri simili– possono inviare un abstract lungo (di circa 700 parole, in inglese) a: luca.valera@uva.es e fiorenza.toccafondi@unifi.it entro il 20 febbraio 2024.

Nella loro forma definitiva, la lunghezza dei saggi (in italiano o in inglese) dovrà essere tra le 5.000 e le 7.000 parole. I contributi saranno sottoposti al processo di peer review: l’invio e l’accettazione dell’abstract non è dunque in alcun modo garanzia di pubblicazione. Gli autori dovranno adattare i loro testi alle seguenti norme redazionali: https://www.rivista.thaumazein.it/index.php/thaum/about/submissions#authorGuidelines. La scadenza per l’invio dell’articolo finale è il 20 settembre 2024.

La pubblicazione del volume è prevista per giugno 2025.


Thinking the Ecological Crisis

Scadenze:

February 20, 2024 (Abstract)
September 20, 2024 (Text)

Vol. 13, Issue 1, 2025 [https://www.thaumazein.it/]

a cura di
Luca Valera
(Universidad de Valladolid/ Pontificia Universidad Católica de Chile)
&
Fiorenza Toccafondi
(Università degli Studi di Firenze)

Call for Abstracts

A global ecological crisis cannot be merely considered as a probable or distant event anymore. Both the ongoing climate change as well as the numerous scientific data available and the amount of published thematic research confirm the fact that we are currently experiencing such a crisis. It is therefore as necessary as ever to approach the present crisis from different points of view and approaches, so as to offer a complex understanding of the issue, avoiding possible scientistic reductionism or simplification.

In this sense, philosophy can still play a key role in helping us to rethink the current ecological crisis, clarifying concepts and paradigms and offering hermeneutical keys to current events. Moreover, philosophy itself could offer pathways and alternatives in order to deal with the ecological crisis in an effective and pragmatic way, guiding political discussion and illuminating possible decisions in this area, both at the particular and national (or international) levels. Because of what has been said so far, this special issue is not intended to offer simply a historical (or historiographical) perspective on the topic of the ecological crisis, but rather a thematic approach to concrete issues associated with ecology. These issues may be approached from different points of view, highlighting the main metaphysical/cosmological, epistemological, ethical, and political issues. In particular, essays addressing the following topics may be welcomed in this special issue:

  • ethical issues dealing with technological impact on the environment (e.g., geoengineering, genetic modification of animal and plant species, identification of direct and indirect causes of climate change, etc. ) or with the criteria for assessing actions to mitigate climate change (the usefulness of the distinction intrinsic/instrumental value; the need to rethink the principles of the Millennium Ecosystem Assessment or to reevaluate Commoner’s laws of ecology; the relevance of approaches peculiar to deep ecology or ecofeminism, etc.).
  • political issues concerning coexistence with other species (e.g., the idea of proposing new forms of “ecological citizenship”); the need to rethink institutional forms of dealing with the climate emergency (such as the proposal to draft a planetary ecological constitution or to amend existing constitutions to adapt them to the new climate demands).
  • cosmological, theological, and metaphysical issues concerning the “new ecological paradigm,” such as the relationship between deep ecology and monist immanentism; the influence of Spinoza in current ecological thought; the mutual relationships between pantheism (or panentheism) and the ecological point pf view of prominent contemporary authors (e.g., Naess, Panikkar, Thoreau, Muir, etc.); religious (or theological) forms of thinking about ecology (e.g., the relationship between Buddhism and ecology).  
  • epistemological issues regarding the interpretation of data and predictions concerning climate change or the reliability of current scientific instruments.

People interested in these –or similar– topics may send a long abstract (700 words, in English) to: luca.valera@uva.es and fiorenza.toccafondi@unifi.it by February 20th 2024.

We expect that final papers (in English or Italian) would be around 5,000-7,000 words (please note that neither submission nor acceptance of an abstract is a guarantee of publication). Authors should adapt their papers to the following guidelines: https://www.rivista.thaumazein.it/index.php/thaum/about/submissions#authorGuidelines. The deadline for the final paper is September 20th, 2024.

Scheduled publication of the volume: June 2025.


Le scritture della Filosofia

Scadenze:

1 ottobre 2023 (titolo e abstract)
30 aprile 2024 (testo)

Vol. 12, Issue 2, 2024 [https://www.thaumazein.it/]

a cura di
Giacomo Scarpelli
&
Adil Bellafqih, Alessandro Mecarocci

La rivista internazionale Thaumàzein dedicherà un numero speciale al tema della scrittura filosofica dei filosofi.

Il modo di esporre la propria concezione da parte di un filosofo è per certi versi il contenuto della sua filosofia? Lo stile di un autore ne riflette il pensiero? Se sì, come? In altri termini, la varietà delle espressioni della filosofia possiamo considerarla una letteratura?

La proposta nasce dalle seguenti considerazioni: i dialoghi di Platone sono diversi dall’esposizione del ragionamento logico di Cartesio tanto quanto le rispettive concezioni; le lampeggianti intuizioni di Bergson differiscono dall’illustrazione piana e popolare del pensiero di James e di Dewey; l’argomentazione ironica di Eco è altra da quella ora polemica ora lirica di Nietzsche, così come la sistematica ottimistica di Hegel lo è dall’impetuosità pessimistica di Schopenhauer; le epistole intrise di sapienza stoica di Seneca si differenziano dallo stile argomentativo basato sul metodo geometrico di Spinoza; la potenza costruttiva di Kant (esposta con grigiore solo apparente) è tanto lontana dall’impostazione teatrale delle opere di Bruno quanto dai sermoni di Emerson; la narrazione clinica di Freud è agli antipodi della ponderosità oscura di Spengler, il sarcasmo illuministico di Voltaire dallo stile preromantico delle confessioni di Rousseau, la prosa nitida di Galileo da quella elaborata di Machiavelli, il barocco campano di Vico dalla paradossale apodittica di Tertulliano, la suggestione immaginifica di Frazer dal rasoio linguistico di Wittgenstein. Per non dire della scelta socratica di limitarsi a un’indagine maieutica sine scripto.

La partecipazione al fascicolo della rivista non richiede necessariamente di mettere in opera confronti tra filosofi, quanto piuttosto svolgere investigazioni sul metodo e la scelta di un singolo autore nell’aver prospettato le proprie idee. Un’indagine di carattere anche ermeneutico, in grado di restituire maggiore comprensione e intelligibilità non solo dello stile, ma del pensiero stesso di un autore. Stile e pensiero sembrerebbero tanto inestricabili da domandarsi dove tracciare il confine tra filosofia e letteratura: se l’eterogeneità delle scritture è tale da spaziare dall’epistola alla lirica al trattato sistematico, cosa rende un testo “filosofico” in senso stretto?

L’epoca presa in considerazione da coloro che proporranno un loro saggio potrà estendersi dal mondo antico all’età moderna e contemporanea, scegliendo di affrontare filosofi che si sono contraddistinti per aver generato una visione la cui pregnanza teoretica si presenta come un imprescindibile tutt’uno con il proprio stile e il proprio modo di sviscerarla.

Presentazione del titolo e di un breve abstract (massimo 1.500 caratteri, in inglese o in italiano): 1 ottobre 2023 ai curatori:

            Giacomo Scarpelli (giacomo.scarpelli@unimore.it)
            Adil Bellafqih (adil.bellafqih@unimore.it)
            Alessandro Mecarocci (alessandro.mecarocci@unimore.it)

Presentazione del testo completo (45.000 caratteri max. spazi inclusi, in inglese o italiano): 30 aprile 2024 tramite piattaforma OJS: https://rivista.thaumazein.it/index.php/thaum/about/submissions.

Le norme editoriali per gli autori si trovano qui:
https://www.thaumazein.it/la-rivista/about-the-journal/formatting-guidelines/

La pubblicazione del volume è prevista per dicembre 2024.


The Writings in Philosophy

Submission deadlines:

October 1, 2023 (Title & Abstract)
April 30, 2024 (Text)

Vol. 12, Issue 2, 2024 [https://www.thaumazein.it/]

Edited by Giacomo Scarpelli
&
Adil Bellafqih, Alessandro Mecarocci

The international journal Thaumàzein will devote a special issue to the topic of philosophers’ philosophical writing.

Is a philosopher’s way of expounding his conception in some ways the content of his philosophy? Does an author’s style reflect his thinking? If so, how? In other words, can we regard the variety of expressions of philosophy as literature?

The proposal arises from the following considerations: Plato’s dialogues are something different from Descartes’ exposition of logical reasoning, as much as the two respective conceptions are different; Bergson’s flashing insights are different from the flat and popular illustration of James and Dewey’s thought; Eco’s ironic argumentation is different from Nietzsche’s now polemical now lyrical argumentation, just as Hegel’s optimistic systematics is different from Schopenhauer’s pessimistic impetuosity; Seneca’s epistles steeped in Stoic wisdom differ from the argumentative style based on Spinoza’s geometric method; Kant’s constructive power (exposed with only apparent grayness) is as distant from the theatrical approach of Bruno’s works as it is from Emerson’s sermons; Freud’s clinical narrative is at the antipodes of Spengler’s obscure ponderosity; Voltaire’s Enlightenment sarcasm is opposed to Rousseau’s preromantic style of confessions; Galileo’s crisp prose is far from Machiavelli’s elaborate prose; Vico’s Campanian baroque has nothing to do with Tertullian’s paradoxical apodicticism, and so does Frazer’s imaginative suggestion from Wittgenstein’s linguistic razor’s edge. Not to mention the Socratic choice of limiting oneself to maieutic inquiry sine scripto.

Participation in the journal’s issue does not necessarily require one to enact comparisons among various philosophers, but rather invites investigations into the method and choice of an individual author in putting forth his or her ideas. An inquiry that is also hermeneutic in nature, capable of restoring greater understanding and intelligibility not only of style but of an author’s own thought. Style and thought would seem so inextricable as to wonder where to draw the line between philosophy and literature: if the heterogeneity of writings is such that they range from epistle to lyric to systematic treatise, what makes a text “philosophical” in the strict sense?

The epoch taken into consideration by the authors of the essays may extend from the ancient world to the modern and contemporary ages, choosing to address philosophers who have distinguished themselves by generating a vision whose theoretical poignancy presents itself as an inescapable whole with their own style and way of dissecting it.

Submission of title and short abstract (1.500 characters max., in English or Italian): October 1, 2023 to the editors:

            Giacomo Scarpelli (giacomo.scarpelli@unimore.it)
            Adil Bellafqih (adil.bellafqih@unimore.it)
            Alessandro Mecarocci (alessandro.mecarocci@unimore.it)

Submission of full text (45.000 characters max. spaces included, in English or Italian): April 30, 2024 through OJS platform: https://rivista.thaumazein.it/index.php/thaum/about/submissions.

Please follow the formatting guidelines for authors:
https://www.thaumazein.it/la-rivista/about-the-journal/formatting-guidelines/

Scheduled publication of the volume: December 2024.


Henri Bergson. Creative Evolution and Philosophy of Life

Submission deadlines:

May 31, 2023 (Title & Abstract)
October 1, 2023 (Full Text)

Vol. 12, Issue 1, 2024 [https://www.thaumazein.it/]

Edited by Guido Cusinato, Enrica Lisciani Petrini, Donatella Pagliacci

It was not a matter of course to juxtapose the concepts of “evolution” and “creation”, as Bergson did in 1907 with the publication of L’évolution créatrice. It meant developing a philosophy of life that proposes to overcome finalism and mechanism at once. “Creation” is a crucial term clearly differentiated from “fabrication”. In Bergson’s view, life is interpreted as a “creation” that continuously “undoes” matter and reorganizes it through organisms.

Besides the complex and highly dense notion of “duration”, L’évolution créatrice contains and anticipates some topics that confirm the breadth and speculative extent of this great French philosopher, whose thought has expanded, inspired and fertilized not a few fields of philosophical and other studies from the beginning of the twentieth century to the present day.

From a more specific perspective, Bergson’s thesis of reality as processuality without substance offers a decidedly innovative solution to overcoming mechanism and finalism. It can help us to rethink not only the relationship between the domination of technology and human freedom but also the ecological question of the relationship between human beings and their surrounding environment. The Bergsonian question of life, for its part, continues to nourish philosophical reflection in multiple directions and offers an important starting point for re-examining the theses of biocentrism, with all the risks that this entails.

In conclusion, the debate with sciences and the speculative fertility of the proposals developed by Bergson at the epistemological level give ample room for discussion. Vladimir Jankélévitch’s definition of Bergsonism as “a monism of substance and a dualism of tendency” reopens new horizons for a critical engagement with the theses of this great French philosopher.

***

Thaumàzein Online Journal of Philosophy is planning to dedicate a special issue to the dialogue between major topics of today’s philosophical-scientific reflection and the method of speculative research of Henri Bergson. Researchers and scholars are invited to contribute to this issue by first submitting a proposal on the topic related to one or more of the following lines of research:

            – Dialogue between science and philosophy of life
            – Evolutionism, mechanism, finalism
            – Duration and categories of life
            – The irreducibility of matter: a critical engagement with neurosciences
            – Biocentrism and élan vital
            – Organism and freedom

The accepted languages are Italian, English and French.

Submission deadlines:

1) Submission deadline for proposal: May 31, 2023
We recommend submitting a working title and a short abstract (max 600 characters) directly to the editors of the issue:

            Guido Cusinato (guido.cusinato@univr.it)
            Enrica Lisciani Petrini (elis.petrini@unisa.it)
            Donatella Pagliacci (donatella.pagliacci@unimc.it)

2) Submission deadline for full text: October 1, 2023
Please submit the full text of your essay (max 42.000 characters including spaces) together with an abstract of approximately 1.500 characters and six keywords via our OJS platform:
https://rivista.thaumazein.it/index.php/thaum/about/submissions

Authors are kindly requested to adhere scrupulously to the editorial guidelines of the journal:
https://www.thaumazein.it/la-rivista/about-the-journal/formatting-guidelines/

Submissions are subject to blind peer review.

The issue is planned to be published in June 2024.


Henri Bergson. L’evoluzione creatrice e la filosofia della vita

Scadenze:

31 maggio 2023 (titolo e abstract)
1 ottobre 2023 (testo)

Vol. 12, Fascicolo 1, 2024 [https://www.thaumazein.it/]

a cura di Guido Cusinato, Enrica Lisciani Petrini, Donatella Pagliacci

Accostare, come fa Bergson nel 1907 quando esce L’évolution créatrice, i concetti di “evoluzione” e di “creazione”, non era affatto scontato. Significava sviluppare una filosofia della vita che si proponeva di superare contemporaneamente il finalismo e il meccanicismo. “Creazione” è un termine decisivo che si differenzia nettamente da “fabbricazione”. Nella prospettiva di Bergson, la vita viene interpretata come una “creazione” che “disfa” in continuazione la materia, e la riorganizza attraverso l’organismo.

Accanto alla complessa e molto densa nozione di “durata”, L’évolution créatrice contiene e anticipa alcuni temi che confermano l’ampiezza e la portata speculativa del grande filosofo francese, il cui pensiero ha spaziato, ispirato e fecondato non pochi ambiti della ricerca filosofica, e non solo di essa, dai primi del Novecento fino ai nostri giorni.

In una prospettiva più specifica, la tesi bergsoniana di una realtà come processualità senza sostanza rappresenta una soluzione decisamente innovativa al superamento del meccanicismo e del finalismo, e può offrire una sponda per ripensare non solo il rapporto tra dominio della tecnica e libertà umana, ma anche il tema ecologico del rapporto fra l’umano e l’ambiente circostante. A sua volta, il tema bergsoniano della vita continua a fecondare la riflessione filosofica in molteplici direzioni e rappresenta un importante  punto di partenza per ridiscutere le tesi del biocentrismo, con tutti i rischi a cui questo va incontro.

In definitiva, il dibattito con le scienze e la fecondità speculativa delle proposte elaborate sul piano epistemologico da Bergson consentono ampi margini di discussione. L’espressione con cui Vladimir Jankélévitch definisce il bergsonismo come “un monismo della sostanza e un dualismo della tendenza” rilancia e permette il dispiegarsi di nuovi orizzonti di confronto critico con le tesi del grande filosofo francese.

***

La rivista Thaumàzein intende dedicare un numero monografico al dialogo tra i grandi temi della riflessione filosofico-scientifica contemporanea e il metodo della ricerca speculativa di Henri Bergson. Ricercatori e studiosi sono invitati a contribuire al fascicolo, inviando proposte sul tema che riguardino una o più delle seguenti linee di ricerca:

            – Il dialogo tra scienza e filosofia della vita
            – Evoluzionismo, meccanicismo, finalismo
            – La durata e le categorie della vita
            – L’irriducibilità della materia: un confronto con le neuroscienze
            – Biocentrismo e slancio vitale
            – Organismo e libertà

Lingue accettate: Italiano, Inglese, Francese

Scadenze:

1) Scadenza per invio delle proposte: 31 maggio 2023
Entro tale data si consiglia di inviare un titolo provvisorio e un breve abstract (max. 600 caratteri). Le proposte vanno inviate direttamente ai curatori del numero:

            Guido Cusinato (guido.cusinato@univr.it)
            Enrica Lisciani Petrini (elis.petrini@unisa.it)
            Donatella Pagliacci (donatella.pagliacci@unimc.it)

2) Scadenza per l’invio definitivo dei saggi: 1 ottobre 2023
Invio del saggio completo in ogni sua parte (massimo 42.000 caratteri, spazi inclusi), comprensivo di un abstract di massimo 1.500 caratteri e di sei keyword, tramite piattaforma OJS:
https://rivista.thaumazein.it/index.php/thaum/about/submissions

Si pregano gli autori di rispettare scrupolosamente le norme editoriali della rivista:
https://www.thaumazein.it/la-rivista/norme-editoriali/

Le proposte saranno sottoposte a blind peer review.

La pubblicazione del fascicolo è prevista per giugno 2024.


Il kairos e le arti

Scadenze:

1 ottobre 2022 (titolo e abstract)
30 aprile 2023 (testo)

Vol. 11, Issue 2, 2023 [https://www.thaumazein.it/]

a cura di Giada Capasso & Alessandro Stavru

La rivista internazionale Thaumàzein dedica un numero speciale al rapporto tra il kairos e le arti nell’antichità greco-romana.

È noto che il concetto di kairos ricopre una moltitudine di significati: da “tempo critico” a “momento opportuno o decisivo”, fino a “comportamento adeguato” o “azione indovinata”. Questi significati descrivono non soltanto le caratteristiche temporali e circostanziali che connotano il kairos, ma anche, e soprattutto, l’azione necessaria per afferrare un’opportunità favorevole che si presenta a un dato momento. Senza tale azione, e la capacità di eseguirla in modo efficace, il kairos non determina alcun vantaggio, rimanendo così una potenzialità inespressa. D’altra parte, senza kairos nessuna azione può essere coronata da successo, poiché anche l’abilità più raffinata non è di per sé garanzia di buona riuscita. Nel mondo greco-romano, il kairos è quindi sempre connesso a specifiche abilità: in arti come la poesia, la retorica, la medicina, la divinazione e in una varietà di tecniche come quelle necessarie nell’agricoltura, nella guerra e nello sport il successo dipende molto spesso dalla capacità di afferrare il kairos che si offre in un dato momento.

Si invitano contributi sul ruolo del kairos nelle arti e nelle tecniche antiche. Gli articoli verteranno intorno alle molteplici modalità in cui il kairos funge da criterio operativo in una serie di ambiti del fare e dell’agire umano. Scopo del volume è comprendere in che modo le diverse accezioni di kairos si riflettono nelle metodologie che vengono comunemente applicate nelle arti e nelle tecniche antiche, e come un esame accurato di tali metodologie si presti a sua volta ad ampliare e ad approfondire la nostra conoscenza del kairos.  

Presentazione del titolo e di un breve abstract (massimo 1.500 caratteri, in inglese o in italiano): 1 ottobre 2022 ai curatori:
Giada Capasso (giadacapasso3@gmail.com)
Alessandro Stavru (alessandro.stavru@univr.it)

Presentazione del testo completo (45.000 caratteri max. spazi inclusi, in inglese, italiano, tedesco, francese o spagnolo): 30 aprile 2023 tramite piattaforma OJS: https://rivista.thaumazein.it/index.php/thaum/about/submissions.

Le norme editoriali per gli autori si trovano qui:
https://www.thaumazein.it/la-rivista/about-the-journal/formatting-guidelines/

La pubblicazione del volume è prevista per dicembre 2023.


Kairos in ancient arts and techniques

Submission deadlines:

October 1, 2022 (Title & Abstract)
April 30, 2023 (Text)

Vol. 11, Issue 2, 2023 [https://www.thaumazein.it/]

Edited by Giada Capasso & Alessandro Stavru

The international Journal Thaumàzein devotes a special issue to the relationship between kairos and the techniques in Graeco-Roman antiquity.

It is a well-known fact that the concept of kairos encompasses a wide variety of meanings, ranging from “due time”, “critical situation”, “appropriate or decisive moment”, to “correct behaviour” and “skilful action”. All of these meanings point not only to the temporal and circumstantial features that characterize kairos, but also, and more importantly, to the action that is required in order to seize a favorable opportunity in a given moment. Without such action, and the ability to perform it, the kairos does not yield any advantage, thus remaining unexploited. On the other hand, without kairos no action can be successful, as even the most refined ability is by itself no guarantee for a successful outcome. In the Graeco-Roman world, kairos is therefore always linked with specific skills: in arts such as poetry, rhetorics, medicine, divination and in a variety of techniques (such as those needed in farming, warfare and sports) the successful outcome depends on the ability to grasp the kairos that is within reach at a given moment.

We invite papers dealing with kairos in ancient arts and techniques. Papers should explore the multiple ways in which kairos provides a specific rationale for action in a wide variety of domains. The aim of the volume is to understand how the different meanings and nuances of kairos shed light on the methodologies of ancient arts and techniques, and how these very methodologies can in turn provide ways to expand our knowledge of kairos.  

Submission of title and short abstract (1.500 characters max., in English or Italian): October 1, 2022 to the editors:
Giada Capasso (giadacapasso3@gmail.com)
Alessandro Stavru (alessandro.stavru@univr.it)

Submission of full text (45.000 characters max. spaces included, in English, Italian, German, French or Spanish): April 30, 2023 through OJS platform:  https://rivista.thaumazein.it/index.php/thaum/about/submissions.

Please follow the formatting guidelines for authors:
https://www.thaumazein.it/la-rivista/about-the-journal/formatting-guidelines/

Scheduled publication of the volume: December 2023.